#0 Il Mio Ritorno alle Origini come Programmatore

#0 Il Mio Ritorno alle Origini come Programmatore

Dopo oltre dieci anni lontano dal mondo della programmazione, ho deciso di fare un tuffo nel passato e ritornare alle mie radici come programmatore. La scintilla che ha riacceso questa passione è stata l’idea di fondere le mie nuove competenze nella modellazione e nell’animazione 3D con il coding per creare una serie di giochi che ho in mente da tempo.

Un Nuovo Inizio

Quando ho deciso di tornare a programmare, non avevo intenzione di lanciarmi subito in progetti ambiziosi. Ho preferito iniziare con qualcosa di semplice per riacquistare familiarità con i concetti base del coding e dell’architettura dei videogiochi. Il mio primo progetto è stato quindi una sorta di laboratorio sperimentale, dove potevo provare diverse iterazioni fondamentali per ogni videogioco 3D.

Il Primo Progetto: Un Piccolo Esperimento

Il mio primo progetto, senza troppe pretese, era volto a gettare le basi e a riacquistare confidenza con il linguaggio di programmazione e le tecnologie attuali. Ho scelto di creare un semplice ambiente 3D in cui potevo sperimentare con il movimento della telecamera, l’interazione di base e la gestione delle risorse grafiche.

Ho iniziato impostando un piccolo mondo virtuale, popolato da semplici oggetti geometrici. L’idea era di concentrarmi sulle iterazioni base come il movimento del personaggio e la risposta ai comandi dell’utente. Questo mi ha permesso di rinfrescare le mie conoscenze su concetti fondamentali come i vettori, le matrici di trasformazione e il ciclo di rendering.

L’Integrazione delle Nuove Competenze

Una delle sfide più interessanti è stata l’integrazione delle mie competenze nella modellazione e animazione 3D. La programmazione moderna dei videogiochi richiede una stretta collaborazione tra il design visivo e la logica di gioco, e questa fusione di abilità è diventata la chiave del mio approccio.

In questo percorso, ho utilizzato Gravity Sketch e Nomad Sculpt per creare i modelli 3D. Questi strumenti mi hanno permesso di dare vita a un mondo più ricco e interattivo con una facilità sorprendente. Per quanto riguarda il game development, ho scelto Godot, un motore di gioco open-source che offre grande flessibilità e potenza.

Ho iniziato importando i modelli 3D creati con Gravity Sketch e Nomad Sculpt, cercando di dare vita a un mondo più ricco e interattivo, tuttavia poi ho optato per sfruttare solo i tools interni a Godot per approfondire la mia conoscenza del software.

Le Prossime Fasi

Ora che ho gettato le basi, sono pronto a espandere il mio progetto iniziale. Il prossimo passo sarà sviluppare un gameplay più complesso e coinvolgente, introducendo meccaniche di gioco avanzate e una narrazione più strutturata. Voglio creare esperienze che possano divertire e coinvolgere, sfruttando al massimo sia le mie competenze tecniche che creative.

Il viaggio è appena iniziato, e c’è ancora tanto da imparare e da sperimentare. Tornare alle origini come programmatore è stato come ritrovare un vecchio amico: familiare, ma con tante nuove sfide e opportunità da scoprire. Sono entusiasta di vedere dove mi porterà questo percorso, e non vedo l’ora di condividere i miei progressi e le mie creazioni con tutti voi.

In conclusione

Ritornare alla programmazione dopo un decennio di inattività è stata una decisione audace ma estremamente gratificante. La combinazione delle mie nuove competenze nella modellazione e animazione 3D con il coding ha aperto nuove possibilità e stimolato la mia creatività in modi inaspettati. Questo piccolo progetto iniziale è solo l’inizio di una nuova avventura nel mondo dei videogiochi, e sono emozionato di vedere cosa riserva il futuro. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e, speriamo, per i primi demo dei giochi che ho in mente!

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